1-8 Agosto 2015
ORESTEA 3.0
EUMENIDI
[…] talvolta ciò che è pauroso è un bene e deve restare,
assiso, a vigilare sulle menti degli uomini.
Giova essere saggi per via di costrizione […].
Io Non Parlo Sono Parlato organizza la settima edizione della sua residenza estiva all’Agriturismo Oasi Battifoglia (Assisi), in collaborazione con il Piccolo Teatro degli Instabili.
Il progetto, ideato da Igor Loddo, prosegue con successo il suo percorso e si concentra sull’organizzazione di un gruppo di studio che permetta la realizzazione di uno spettacolo nel corso di una settimana di lavoro, in un posto magico tra le colline umbre.
Il seminario non si limita allo studio delle tecniche teatrali più innovative, ma vuole diventare un luogo in cui tutti i partecipanti possano sperimentare e mettere a frutto le proprie capacità, umane, personali, teatrali. Per questo la residenza è aperta sia a chi fa teatro da anni che a chi non lo ha mai fatto, per toccare con mano cosa significa mettere in scena uno spettacolo, unendo competenze e suggestioni.
Io Non Parlo Sono Parlato si definisce infatti un linker, un collegamento tra artisti che ha l’obiettivo di creare professionalità nel teatro, mettendo insieme artisti di diversa provenienza per creare spettacoli, performances, arte da distribuire, in un’ottica multidisciplinare. Prendendo spunto da arti diverse (teatrali, letterarie, visive, musicali), e collaborando con realtà di ricerca e studio (università, enti culturali) l’obiettivo è creare un network che possa lavorare su prodotti adattabili ai diversi format che la cultura sta oggi prendendo.
La “formazione” è uno dei fiori all’occhiello del progetto e si sviluppa attraverso il Training Hall, laboratorio permanente di formazione dell’attore, aperto ad attori professionisti e allievi attori, che si svolge a Milano con un appuntamento settimanale di lavoro e workshop di approfondimento con artisti internazionali, e ha il suo momento culminante proprio nella residenza estiva al Piccolo Teatro degli Instabili di Assisi.
Per una settimana, dal 1 all 8 agosto 2015, i partecipanti potranno lavorare in un agriturismo isolato da tutto, ma soprattutto dallo stress quotidiano, su uno dei testi più complessi e interessanti della storia del teatro: l’Orestea di Eschilo.
Quest anno il lavoro si concentrerà sulla terza e ultima parte del testo, EUMENIDI, proseguendo il percorso iniziato nel 2013 con Agamennone_la vendetta è femmina, nel 2014 con Coefore 2.0_il destino striscia in famiglia. Eumenidi è l’ultima parte della trilogia de L’Orestea di Eschilo e rappresenta il passaggio fondamentale da una società tribale basata sulla vendetta, ad una che grazie alla razionalità diventa civile ed è capace di perdonare.
Le Erinni inseguono Oreste per tutta la Grecia fino a che egli, grazie all’aiuto di Apollo, si reca ad Atene sull’Areopago, per attendere dalla dea Atena un giusto verdetto. Le dee vendicative, che incarnano una giustizia arcaica, non vogliono perdonare Oreste e il suo matricidio perché sono convinte che un fatto di sangue si possa lavare solo con un altro fatto di sangue. Gli dei superiori invece, Atena e Apollo, che rappresentano una giustizia razionale e civile, interrompono una sorta di effetto Zeigarnik. Zeigarnik sosteneva infatti che l’uomo ha la tendenza a ricordare compiti e azioni incompiute, e a dimenticare quelle che considera concluse. Allo stesso modo quindi, se fatto di sangue chiama fatto di sangue, si può parlare di un’azione non conclusa, che in quanto tale si nutre della motivazione della memoria. E’ necessario quindi l’intervento di una parte terza, arbitra e giudice, la giustizia di Atena, che possa chiudere il cerchio e concludere così un’azione che altrimenti sarebbe resa infinita in un crudele effetto domino. Con il protrarsi del circolo della vendetta, non sarebbe mai potuta nascere una società civile e la convivenza sarebbe diventata insostenibile.
Ciascuno avrà la possibilità di studiare una parte del testo e realizzare il proprio capolavoro, in forma di monologo, dialogo o coro. Alla fine della settimana questo prenderà la forma di uno spettacolo che andrà in scena due volte. La prima come una lezione aperta al Piccolo Teatro degli Instabili, il teatro più importante di Assisi. La seconda in una formula itinerante all’aperto molto suggestiva, all’Agriturismo Oasi Battifoglia, l’ultimo giorno del seminario, tra fiaccole e stelle, con la magia che solo la natura umbra può regalare.
Nel corso della settimana saranno poi organizzati diversi momenti ludici, sfruttando la location incantevole e intrigante in cui il seminario si svolge.